Il biennio del liceo scientifico al Parco Nazionale del Pollino

[Giulia Tramonti e Francesco De Grazia]

Una giornata alla scoperta della Calabria.

Il 18 ottobre 2019, noi ragazzi del biennio del Liceo Scientifico abbiamo effettuato un’uscita didattica sul Pollino.

 Siamo partiti dalle nostre scuole alle ore 6:30; a far passare in secondo piano il mattiniero orario di partenza è stato il divertente viaggio in pullman, che ha reso il tragitto meno lungo e faticoso.

La prima tappa è stata l’Ecomuseo del Parco Nazionale del Pollino, dove la guida ci ha brillantemente illustrato i tipi di flora e fauna che è possibile trovare e osservare sul territorio. Per quanto riguarda la vegetazione, abbiamo potuto constatare che è molto varia e, la grande ricchezza delle specie presenti, è una conseguenza delle diverse condizioni climatiche a cui è sottoposta l’intera area geografica. Dal punto di vista della fauna, invece, il Parco gode di una notevole ricchezza di specie.

Un dettaglio che ci ha molto colpito è stata sicuramente la visione del Pino Loricato, emblema del Parco Nazionale del Pollino. Quest’albero, dall’aspetto robusto e possente, si adatta perfettamente negli ambienti aridi, freddi e in particolare nelle alte vette. A rendere speciale il Pino Loricato, ha sottolineato la nostra guida, è proprio la sua straordinaria capacità di adattamento. A renderlo unico, però, è sicuramente un altro particolare: il Pino Loricato ha trovato il suo habitat perfetto solo presso la penisola balcanica e presso l’Italia Meridionale, precisamente nella parte dell’Appennino calabro in cui si trova il Parco del Pollino. In seguito siamo stati condotti in una sala del museo molto suggestiva, dove abbiamo potuto osservare alcuni animali imbalsamati, maggiori rappresentanti della fauna del territorio.

Grazie a questa sala, ci siamo potuti immergere nell’ecosistema del Parco, acquisendo una maggiore consapevolezza della vita all’interno di quest’ultimo. Questa nostra immersione a trecentosessanta gradi nel mondo naturale è diventata ancora più concreta quando, grazie ad alcuni display interattivi presenti nelle sale del museo, abbiamo potuto vedere diverse animazioni che ci hanno permesso di consolidare le nozioni apprese in precedenza.

Dopo la visita all’Ecomuseo ci siamo recati presso il ‘Museo Naturalistico’, nel vicino paese di Rotonda. Qui abbiamo potuto osservare resti di ossa di Mammut e alcuni reperti fossili, tra cui l’intera mandibola di un Ippopotamo Europeo, risalente all’epoca del Pleistocene medio-inferiore.

Successivamente alle visite nei due musei, ci siamo recati presso il comune di Laino Borgo dov’è depositato un modellino di una ferrovia di Milano costruita nel 1900, restaurata circa una quindicina d’anni fa e tenuta lì in custodia.

Per consumare il nostro pranzo, i professori ci hanno portato in un parchetto vicino. Consumare il pranzo tutti insieme è stato divertente perché, oltre ad aver passato del tempo in allegra compagnia e all’aria aperta, abbiamo potuto esplorare le zone adiacenti al parco. Presso il parchetto si trova anche il ‘Santuario delle Cappelle’ chiamato così perché al suo interno si trovano tante piccole cappelle, ognuna con un significato diverso.

Prima di incamminarci verso Decollatura, abbiamo fatto nuovamente una sosta nel paesino di Laino Borgo, dove la guida ci ha mostrato alcuni fossili di pesci preistorici e delle vecchie borracce che venivano usate dagli antichi per contenere l’acqua.

Dopo questa costruttiva esperienza, noi ragazzi siamo tornati a casa con qualcosa in più, con tante nuove conoscenze che potrebbero servirci in futuro e che hanno arricchito il nostro bagaglio culturale; con nuovi saperi sulla nostra regione che ci fanno ricordare ogni giorno quanto sia bella la Calabria!