Il più bello dei mari – Commento della poesia di Nazim Hikmet

[Sara Cimino]

“Il più bello dei mari è quello che non navighiamo

Il più bello dei nostri figli non è ancora nato

I nostri giorni più belli non li abbiamo ancora vissuti

E quello che vorrei dirti di bello non te l’ho ancora detto”

(N. Hikmet, Salonicco 1902 – Mosca 1963).

L’amore: il sentimento che prescinde tutto e accomuna ogni uomo il quale, per natura, vive per questo. Vive per sentirsi amato e quando sa di esserlo crea la sua ‘casa’, il suo ambiente protetto. Ma il tempo nemico di tutto e tutti levigherà lentamente questo amore costruito come fortezza e riparo proprio come il mare fa con il vetro. Una volta levigato, se non troppo forte, l’amore muta distruggendosi lentamente fino a quando di esso non resterà neanche una briciola. Se forte invece, l’amore abiterà per sempre il cuore dell’uomo e il tempo non opporrà resistenza. C’è chi giura d’aver raggiunto una felicità e un amore duraturo, ma in fondo come facciamo a sentire che qualcosa durerà per sempre? Molti dicono “senti le farfalle nello stomaco”, altri “ti gira la testa e ti tramano le gambe” e quindi a questo punto capiamo che ognuno vive in maniera diversa l’intensità di questa forza ed è bellissimo così.

Le persone innamorate le riconosci subito perché la loro voce è tremante, imbarazzata e i loro occhi sono così gioiosi che quasi ti abbagliano. Oggi, a mio avviso, è difficile amare qualcuno perché la nostra società ci porta a continue corse, continui stravolgimenti individuali, quindi come è possibile condividere stabilità se questa manca soprattutto nel singolo? Le persone cambiano spesso e io non amo molto stravolgimenti repentini perché ho un debole per tutto ciò che rimane lì, fermo, ad aspettare con me.  

Nella poesia di Nazim Hikmet, viene espressa l’insaziabilità dell’uomo che inevitabilmente mi fa pensare al poeta marchigiano Giacomo Leopardi secondo il quale l’uomo è incontentabile e per questo forse, non sarà mai felice. Questa affermazione però non fa altro che evidenziare il meraviglioso: l’uomo non accontentandosi mai non smetterà di stupirsi difronte al nuovo. Stupirsi e stupirsi ancora, questo è il vero scopo della vita!

Aprite gli occhi, osservate attentamente quanto di meraviglioso vi circonda e sappiate sorridere.