Viaggio di istruzione in Campania (a.s. 2018-2019) – I ragazzi del biennio alla scoperta di Napoli e dintorni

[Benedetta Cerra]

Il 30 Aprile 2019, siamo partiti alla volta di Napoli, per esplorare nuove terre e apprendere sempre più immergendoci nelle bellezze del nostro Paese. La partenza non è stata delle migliori, infatti i pullman si ritrovavano in netto ritardo e, dopo un breve tratto, siamo stati anche costretti a fermarci, prolungando ulteriormente il tempo di attesa per l’arrivo. Dopotutto il viaggio è stato piacevole, vista la bellissima atmosfera creatasi tra tutti noi ragazzi sul pullman.

La 3F sul lungomare di Napoli

Dopo all’incirca 4 ore di viaggio siamo arrivati a Napoli, per recarci, poco dopo aver pranzato, al palazzo reale. L’antico palazzo del regno di Napoli, tutt’ora maestoso e ricco di preziosi mobìli. La particolarità di questa visita è stata l’assenza di una guida; alle volte il poter esplorare in solitudine le opere, o qualsivoglia artefatto rende la visita più personale e profonda, quindi più interessante: intima. Così facendo il palazzo ha suscitato in me delle sensazioni diverse, che mi hanno portato a interessarmi particolarmente ad ogni parte di esso, come dei quadri sublimi e altri artefatti di rara bellezza. 

Dopo la breve, ma intensa visita al palazzo reale ci siamo necati nella località di Capodimonte, dove abbiamo potuto esplorare il Museo nazionale di Capodimonte,  museo di Napoli, ubicato all’interno della reggia omonima, nella località di Capodimonte. Al suo interno si possono visitare gallerie di arte antica, una di arte contemporanea e un appartamento storico. Dopo la visita al museo siamo andati in albergo per sistemarci e prepararci alla giornata successiva.

Il secondo giorno (01/05/2019), a mio avviso il più bello della gita, l’abbiamo iniziato visitando il museo della scienza a Napoli. Completamente rapita da questo meraviglioso luogo, ne sono uscita assolutamente affascinata … il tutto è stato come un viaggio in un film di fantascienza, con scale trasparenti ed esperimenti ad ogni angolo del percorso. Lungo un percorso prestabilito con delle isole adibite a parti del corpo, siamo stati guidati da un brillante relatore, capace di mantenere viva l’attenzione di tutti e rendere partecipe anche chi aveva interessi assolutamente differenti.

Dopo una passeggiata nell’anatomia del corpo umano ci siamo dedicati ad esperimenti di fisica come la “teoria delle punte” di cui sono stata personalmente oggetto. Successivamente ci siamo spostati nel “padiglione” antistante a quello visitato, entrando nell’enorme bocca di uno squalo, il quale portava in una vera e propria stanza capace di ricreare le condizioni di vita dell’oceano con flora e fauna dell’abisso. Qui abbiamo trovato un responsabile, che ci ha gentilmente accompagnati lungo il tragitto, spiegandoci e rendendoci curiosità sugli animali, come ad esempio il pesce pagliaccio ermafrodito.

Nel pomeriggio, dopo una breve pausa pranzo, ci siamo recati nella bellissima città di Pompei. Pompei è una continua scoperta di reperti e storie dell’antichità, è quindi pressochè impossibile riuscire a visitare tutto in una sola volta, ci si deve accontentare di quel che si riesce a vedere nel minor tempo possibile: è sempre un invito a tornare sui propri passi per migliorare la visita e migliorare sé stessi. Nonostante la stanchezza e il malumore per alcune piccole vicissitudini accadute nel corso della gita, la visita guidata nel cuore di Pompei è risultata, come ci si aspettava, molto interessante. Abbiamo potuto godere della visita di antiche rovine e chiese secolari, capaci di risvegliare sentimenti profondi che solo le opere d’arte riescono ad estrapolare. Camminare per le vie di una città defunta, ma ancora così viva e strepitante, non ha potuto che creare in noi un sentimento di interesse, accentuato anche dal coinvolgimento della guida.

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Gli scavi di Pompei

Nel terzo giorno il viaggio ha trovato il suo termine, ma prima di rincasare ci siamo diretti nel cuore di Napoli, visitando tutte le chiese possibili da visitare nell’arco di tempo a nostra disposizione, per poi percorrere la Spaccanapoli, strada che taglia praticamente in due la città, ricca di negozi e profumi deliziosi. Questa terza parte del viaggio è stata sicuramente quella capace di dare una visione nitida dell’ambiente accogliente di Napoli, città di strade e persone, profumi e situazioni, città millenaria, e seppur ora dilaniata in più parti, dall’anima assolutamente nobile. Dopo aver pranzato assaporando la tipica pizza napoletana, abbiamo preso la strada di ritorno, ritornando a casa all’incirca per le 19 della sera.

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Centro storico di Napoli

Dopo 3 giorni di opere d’arte, emozioni e tipicità del luogo siamo rincasati, stanchi, ma felici di aver potuto sperimentare nuove cose, apprendere, e quindi crescere interiormente. Dopotutto non rimane altro che le emozioni, e buone o cattive che siano questa gita non ha fatto altro che crearne, dando spunti di riflessione e riuscendo a seminare in me il germe della conoscenza e della curiosità. Ritengo questa gita abbia consolidato i rapporti e dato tanto ad ognuno di noi. Vedo il viaggio di istruzione non solo come un viaggio in giro per l’Italia, ma dentro sé stessi, alla scoperta di emozioni sconosciute, scaturite da paesaggi che fanno parlare di sé. La particolarità di un viaggio di istruzione è quella di poter imparare certo, ma di farlo insieme a tutti gli altri, il che richiede una grande responsabilizzazione e senso del gruppo, sono infatti queste le situazioni reali che fanno si che si instaurino importanti valori all’interno di ognuno di noi. E dopo essere rimasta affascinata da importanti opere d’arte, e aver potuto condividere il tutto con i miei compagni posso dire con certezza che sono stati 3 giorni assolutamente fruttuosi, che mi hanno dato tanto, e mi hanno fatto tornare un po’ più consapevole di me stessa. Spero tanto che continueremo a viaggiare, scoprendo insieme nuove lande e instaurando rapporti ed emozioni sempre più profondi. Dopotutto gli studenti non sono vasi da riempire, ma fiaccole da accendere, e queste sono le esperienze che accendono il nostro sentimento e lo trasformano sempre più in maturità personale e di gruppo. È sempre stupendo poter tornare per non vedere l’ora di ripartire!