Polo Nord: verso un’estate senza ghiacci

[Filippo Colosimo]

Durante il mese di marzo abbiamo assistito ad un anomalo fenomeno che ha lasciato stupiti molti scienziati, sul Polo Nord infatti si è aperto un buco nell’ozono di dimensioni mai viste prima.

 Il buco, che avrebbe avuto origine grazie ad un eccezionale ciclone polare, dopo un periodo davvero molto lungo per questo territorio, si è finalmente richiuso. A segnalarlo è stato il Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF), mediante il suo account Twitter.

 Fenomeni del genere sono molto frequenti al polo sud, dove le temperature del mare antartico sono molto più basse rispetto a quelle del mare artico, infatti qui da ormai 35 anni si apre periodicamente un buco nello strato di ozono ogni inverno.

Ma i guai per il Polo Nord non finiscono qui, infatti se da una parte un eccezionale tempesta fredda ha aperto il buco nell’ozono più grande visto fino ad ora in quest’area, dall’altra i cambiamenti climatici portano a drastiche previsioni per quanto riguarda il futuro della calotta artica.

Secondo alcune simulazioni effettuate da un team di ricercatori dell’università di Amburgo, in collaborazione con altri 21 istituiti fra i quali anche quello italiano della Fondazione Cmcc Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, entro il 2050 il ghiaccio sarà totalmente assente al polo nord durante il periodo estivo. Questo risultato è frutto delle 21 analisi che prevedono 40 differenti modelli climatici.

I 40 modelli climatici analizzati, considerano situazioni in cui il rilascio di CO2 in futuro aumenti o diminuisca, ma in entrambi i casi lo scioglimento dei ghiacci risulta inevitabile.

Il capo del gruppo di ricerca, Dirk Notz, spiega che anche se si riuscisse a ridurre il numero di emissioni fino a contenere quindi il riscaldamento globale sotto i 2°, vi sarebbero comunque riduzioni notevoli della calotta polare artica e periodici scioglimenti totali di quest’ultima.

Attualmente il polo nord è totalmente coperto da ghiaccio anche durante i periodi estivi e durante quest’ ultimi vi è una riduzione dell’area ghiacciata che tende a riformarsi in inverno; ma a causa dei cambiamenti climatici negli ultimi decenni lo scioglimento estivo ha sottratto molto più ghiaccio di quello formatosi in inverno, provocando così una graduale riduzione dell’area ghiacciata.

Lo scioglimento totale dei ghiacci artici sembra quindi inevitabile, ma i ricercatori spiegano anche che abbassando il livello di emissioni si riuscirebbe quantomeno a rendere questo fenomeno occasionale.