Stelle cadenti

[Sonia Scalese]

‘’Stelle cadenti’’ è una raccolta di alcune poesie scritte da me nel corso di quest’ ultimo anno. Racconta i miei pensieri, le mie esperienze, facendo riferimento a quello che è stato il mio percorso di crescita interiore. Spero che leggendole vi possiate immedesimare in quello che ho scritto o semplicemente che possiate gradirle. Grazie.

Se non ci fosse il denaro

Se ci fossero meno ferite,

meno ghiaccio nei vostri cuori,

più fuoco nei vostri occhi, 

fuoco che arde per gli altri,

non solo per voi.

Se riusciste,

uomini e donne di tutta la terra,

a dedicare ogni minuto della vostra vita

per migliorare ciò che vi circonda,

a non rubare la dignità

di chi è sulla terra come voi

e chiede solo aiuto.

Come fareste voi!

Se riusciste,

tutti insieme, a proteggere i  piccoli,

futuri cittadini del mondo,

A proteggerli. Tutti!

Se riusciste

ad aiutarli  quando cadranno,

a fargli capire che la vita è importante,

a non fargli sporcare le mani

per le vostre malefatte,

per i vostri quattrini,

di cui in futuro saranno vittime.

Se riusciste

a trasformare i mari in giostre

e non in un campo

dove morire e veder morire

in cambio di qualche pezzo d’oro.

Se riusciste

a non uccidere chi fa del bene,

chi condanna gli inganni.

Se ci fosse qualcuno

che proteggesse la libertà di tutti,

senza limitarla a nessuno,

Senza toglierla a nessuno,

senza imprigionarci nell’ignoranza.

Se riusciste

ad eliminare il denaro dal mondo,

a garantire la vita come diritto,

non avendo l’obbligo di pagare

per avere dignità.

Ci sarebbero più sorrisi,

Ci sarebbe meno fame

e meno guerre da combattere,

non ci sarebbero i ladri e la corruzione.

Certo il mondo sarebbe migliore.

Questo mostro impossessatosi di noi

causerebbe meno problemi.

È denaro il male dell’uomo!


La mia terra     

Rifugio di  montagne,

Chiuso, odiato, rinnegato.

Terra che non ci vuole,

Che ci disprezza e ci delude,

Questo penso della mia casa.

Mentre cammino sento

suoni di un’infanzia lontana,

una melodia che si ripete,

voci allegre e spensierate,

urla di bambini che gioiscono

al suono di una tarantella.

Subito l’aria si inebria di profumi,

profumi dolci e salati,

come la mia terra.

In lontananza degli anziani

ammirano questo spettacolo,

i colori, i profumi,

e sanno come me

che presto finiranno.

Ormai lontano è quel suono,

quel profumo,

di questi è rimasto

Nient’altro che un ricordo.

Mi rimane solo un dubbio:

La nostra terra non ci vuole

o siamo noi che non la vogliamo


“Pagliaccio”

Tu sei perfetto.

Tu non rispetti,

Non ascolti,

Non apprezzi davvero,

A te importa solo una cosa:

L’approvazione degli altri

Nessuno può dirti di no

Perché ti farebbe soffrire

Tu dipendi dagli altri

Da un possibile complimento

Non sei così forte,

Sotto quella maschera

C’è una grande sofferenza

Così  fai il pagliaccio

Forse per far ridere te stesso.


“Le sette stelle dell’Orsa”

Stasera il cielo è più luminoso del solito

Risplendono sull’infinita volta sette stelle

Alzando gli occhi verso di loro

Sembrano parlarmi

Sembra che ci guardino ridendo

Sembra che si siano messe lì in scena

Per partecipare allo spettacolo o

Per assistere allo spettacolo.

Molte lacrime sono state versate

Il silenzio ha invaso la notte.

Ma loro rimangono lì

A guardare,

 a commuoversi,

a vivere, a rivivere.

Le sette stelle dell’Orsa,

I sette fratelli Cervi,

Hanno illuminato tutti i nostri cuori.


 Oppressione

Ogni mattina quando esci di casa

Senti un peso che ti schiaccia,

Senti gli occhi della gente

Che ti schiacciano sotto il loro peso

Senti la pressione del confronto

Del loro giudizio.

Solo il pensiero ti fa impazzire

E reprime quella parte di te

 che vorrebbe uscire.

Custodisci dentro di te un tesoro

Che hai paura possano rubare

Hai paura di diventare come loro

Di non riconoscerti più.

Hai paura di tornare a casa,

Bussare dentro di te

 e non trovare più nulla come prima.

Hai paura che le maschere intorno a te

Ti mascherino, anche dentro,

Anche con te stessa.

Perché, la più grande paura dell’uomo

È l’uomo.


Stelle cadenti

Guardarti, Ammirarti,

Sentirti vicino a me

Sentire il tuo calore,

Le tue emozioni,

Capirsi con un solo sguardo.

Tu mi porti via a qui

Da questa realtà cupa, silenziosa,

Senza un cuore che batte.

Mi trasporti in un mondo nuovo

Solo nostro,

Sento il tuo respiro, la tua voce

E anche se difficile,

 le tue emozioni

Continua a sorridermi in quel modo

Continua a guardarmi in quel modo

A farmi ridere in quel modo

A trasformare le lacrime in sorrisi

Che finiscono in queste parole.

Continua a dirmi “per sempre”.

Continua a farmi sentire vera.


Ricordi

Amarti come non ho mai amato nessuno

Parlarti ogni sera,

 vedere il tuo volto,

 quel sorriso

Che mi fa rimanere incantata

Sei una parte meravigliosa della mia vita

Solo tu mi fai sorridere in quel modo

Quel giorno non me lo aspettavo

Tu mi guardavi,

con lo sguardo cercavi i miei occhi

E mi parlavi solo con essi.

così  vicini i nostri cuori,

che dovevano solo scoprire

La forza e l’energia che li teneva uniti

Sin dal primo sguardo

 intorno a noi non c’era più nulla

Mi hai colpito con gli occhi.

Mi ha colpito l’anima,

Che fin da subito

 Era entrata in sintonia con la mia.


Notti infinite

La notte fa uscire pensieri e paure

Siamo nudi con noi stessi

Scopriamo cose che non pensavamo di avere

La notte è bella vissuta con te stesso

Facendo scoprire a noi stessi la natura delle cose

La notte è bella se condivisa con qualcuno

Folle come te, innamorato come te

Scoprire ogni cosa pian piano

L’aspettativa che per quel secondo ti sconvolge

Ti uccide.

Immagini tutto.

Vedi tutto.

La notte se condivisa con te

 diventa magica,

Una lacrima diventa un sorriso.


Tu il fuoco io la benzina

Quando mi parli in quel modo

Dentro di me la benzina incontra il fuoco

Si incendia il mio cuore,

Quando respiri in quel modo

E mi guardi per cogliere ancora un attimo di me

La benzina inizia a bruciare insieme al fuoco

Mi riempiono di passione, di forza,

corrodono ogni dubbio,

ogni distanza,

E la trasformano in cenere.

In quel momento io sono la benzina e tu il fuoco

L’uno senza l’altro sono vuoti,

il fuoco ha bisogno di nutrirsi della benzina

Per essere ancora più devastante,

La benzina nutrendo il fuoco

Viene attraversata dalla sua forza,

Dalla sua passione,

Dal suo amore.

Insieme bruciano senza pensare a niente,

Senza pensare agli ostacoli

che incontrano durante il loro cammino.

Durante il loro amore

Loro bruciano anche quelli .

La  forza del tuo cuore mi attraversa

E quando esce insieme all’ultimo respiro

Tutto è  più bello, più calmo.

Come quando del fuoco e della benzina

 restano solo i segni.

Io la benzina, tu il fuoco.